23 dicembre 2016

RECENSIONE "UOMINI CHE ODIANO LE DONNE" di STIEG LARSSON

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici??? State già facendo il conto alla rovescia per le ore che ci separano dall'apertura ufficiale del periodo delle feste?? Io sto in fase di organizzazione per preparare cenone e pranzi vari... O almeno ci provo... Comunque, tornando a noi...
La recensione di oggi è sul primo volume di una trilogia famosissima che, nonostante sia stata pubblicata ormai molto tempo fa è comunque ancora molto in circolazione tra i lettori, vi lascio al post così leggete cosa ne ho pensato ;-)




TRAMA: Mikael Blomkvist è un giornalista di economia che, occupandosi di un imprenditore corrotto, viene accusato di false dichiarazioni e condannato ad una pena detentiva. Lisbeth Salander è una giovane hacker che lavora per una agenzia investigativa che si occupa di ricercare informazioni su chiunque venga sottoposto alla loro attenzione.
Le strade dei due si incrociano quando Mikael viene incaricato di scoprire che fine abbia fatto Harriett Vanger, nipote di uno degli imprenditori più importanti della Svezia, scomparsa dal 1966 in occasione di una festa di paese.
Harriett è stata uccisa oppure no? 


Titolo: Uomini che odiano le donne
Autore: Stieg Larsson
Casa Editrice: Marsilio
Anno: 2007
Pag: 676
Prezzo: 21,50 euro




VALUTAZIONE:



Posso dire che, finalmente, dopo quasi dieci anni che stazionava nella mia libreria senza essere letto, questo libro è stato UNA GRANDE SODDISFAZIONE???!!! L'ho detto, ecco!
Il mio timore era che, avendo visto i film appena usciti, ed essendomi piaciuti molto, i libri potessero rivelarsi una delusione. Si, lo so che i libri sono meglio dei film nella maggior parte dei casi, però, che vi devo dire, in questo caso la voglia di mettermi a leggere una cosa che mi metteva ansia non mi è venuta e ho aspettato. 
Ho aspettato un sacco di anni, in effetti, perché i libri li ho comprati nell'edizione Mondolibri o qualcosa del genere, appena pubblicati, quindi ho preferito far passare del tempo e poi godermi la lettura anche un po' nell'oblio dei particolari che avevo visto nel film.

Uomini che odiano le donne è, secondo me, non solo un semplice libro giallo/thriller ma anche un trattato di psicologia criminale e un'opera di denuncia. Se pensiamo alla grande quantità di problematiche che vengono toccate nel testo, credo che parlare semplicemente di un romanzo sia riduttivo. Questo almeno è quello che ho pensato quando ho chiuso il libro.
Come vi ho detto all'inizio del post, Uomini che odiano le donne è il primo volume della Trilogia Millennium, stesso nome della rivista fondata da Blomkvist, uno dei protagonisti del romanzo.
Gli altri due volumi, in realtà, non so quando li leggerò, ma sicuramente entro il nuovo anno sarà completata perché, da una parte, la curiosità mi divora, voglio sapere come andrà a finire, dall'altra, però, mi frena il fatto che siano tutti libri molto voluminosi e leggerne tre di seguito, come ho già fatto fino ad ora, è devastante. Comunque, tornando alle mie opinioni... 
Il libro si apre con lo scandalo che vede protagonista il giornalista Mikael Blomkvist che, attraverso le sue "investigazioni" giornalistiche, ha denunciato la corruzione di un grande imprenditore il quale ha denunciato Bolmkvist per false dichiarazioni, per questo motivo, Mikael, subisce la condanna detentiva e la scelta, concordata, di allontanarsi dalla rivista Millennium per non farla cadere ancora più nel baratro.
Questo episodio fa da cornice alla vera e propria vicenda narrata nel libro, ovvero la scomparsa di Harriett Vanger nel 1966, sedicenne nipote di Heinrich Vanger, appartenente ad una delle famiglie imprenditoriali più importanti svedesi. 
Si tratta quindi di un giallo familiare, potremo definirlo così, visto che tutto quello che riguarda la scomparsa di questa ragazza gira attorno ai suoi numerosi familiari.
Il nesso tra Mikael e la Vanger è da attribuire a Heinrich Vanger, ricco imprenditore e zio di Harriett che, avendo visto le azioni di Blomkvist in tv, decide di affidargli la ricerca della verità su sua nipote.

Credo che la trama sia ben nota ormai a tutti, vista la molteplicità di anni che sono passati dalla sua pubblicazione, quindi passerò a dirvi direttamente quello che ho pensato io.

"Perché uccidi?"  "E' una scelta che ho fatto. Potrei discutere con te tutta la notte degli aspetti morali e intellettuali del mio agire, ma non cambierebbe il fatto. Cerca di vederla così: un essere umano è un guscio di pelle che tiene a posto cellule, sangue e componenti chimiche, Pochi finiscono nei libri di storia. La stragrande maggioranza soccombe e sparisce senza lasciare traccia."  "Tu uccidi donne".  "Noi uccidiamo per rispondere al nostro piacere - E' ovvio che non sono il solo a coltivare questo hobby -, noi viviamo una vita completa."

Leggendo Uomini che odiano le donne mi sono trovata davanti ad una storia molto intricata fatta di odio, razzismo, estremismo religioso, ipocrisia, violenza fisica e sessuale, arrivismo, falsità e chi più ne ha più ne metta. Una storia nella quale si perde completamente il senso della famiglia, se non per qualche piccolo dettaglio che finisce poi con l'essere sempre riconsiderato in chiave negativa, purtroppo.
Il titolo dell'opera è molto esplicativo su cosa si possa trovare all'interno del romanzo, ma Larsson tesse una trama che, se da una parte ti cattura per la sua costruzione, dall'altra ti fa sentire "sconvolto" dalle idee o dai gesti che possono essere creati e anche solo pensati dalla mente umana.
In gioco ci sono le sorti di un impero economico molto ambito da tutti, o quasi, i membri di una famiglia dedita a nascondere la loro vera natura di mostri. E vi assicuro che, pur parlando in questi termini, non riuscirete a immaginare cosa potrete trovarvi davanti, intendo per chi non ha visto i film o già letto il libro, ovviamente.

Un libro dalla trama incalzante, scritto con una prosa che non ti annoia, nonostante ci siano una grande quantità di dettagli da assimilare. Un libro che racconta una storia di odi familiari che pur essendo, magari, lontana dalla nostra realtà, è invece molto vicina.
Due personaggi, quelli di Mikael e Lisbeth molto tormentati, dal passato difficile, soprattutto quello di Lisbeth, un bagaglio di esperienze molto difficili le sue che, per i suoi ventiquattro anni, la rendono molto matura e forte, anche se non mancano i suoi momenti di fragilità mascherata.
Lisbeth è una ragazza sicuramente fuori dalle righe che affascina e vi porta ad ammirarla per la sua capacità di analizzare il mondo che la circonda, un mondo che non è mai roseo, se non  per alcuni piccoli dettagli.
I due protagonisti mi sono piaciuti molto entrambi, la loro storia personale viene ad intrecciarsi perfettamente con la storia del romanzo senza mai essere d'intralcio l'una all'altra. 
Larsson riesce quindi a creare, in questo primo volume, l'incastro perfetto tra storia, personaggi ed elementi tipici di un giallo di tutto rispetto. Non ho mai letto nessun altro autore svedese o comunque dell'Europa del nord, quindi non so dirvi se questa sia una caratteristica comune a questo tipo di scrittori.
Il momento della ricerca "giornalistica" fatta da Blomkvist è svolta in modo sorprendente, tutto sembra apparire davanti ai nostri occhi, ed ogni dettaglio appare sempre più chiaro mano a mano che la lettura procede. Ci sono, a volte, dei termini tecnici relativi al linguaggio dei computer che magari se non siete cime non capirete, ma vi assicuro che questo non rovina comunque la lettura.

Insomma un libro molto coinvolgente, appassionante, accattivante, intrigante, dai risvolti macabri direi, e proverete schifo per molti momenti che vi sono narrati, ma vi assicuro che la curiosità di conoscere la storia di tutti i personaggi coinvolti non vi farà abbandonare la lettura.
Altro punto a favore è, infatti, proprio lo spazio che Larsson dà a tutti i suoi personaggi, nessuno, anche il più insignificante, viene messo da parte, tutti hanno un ruolo, e di tutti, l'autore, ci dà un piccolo assaggio della loro vita o del ruolo che svolgono nella vicenda.
Insomma non voglio dire che in questo modo Larsson ci riempie la testa di dettagli inutili o  di personaggi di cui si potrebbe fare a meno, no, al contrario, una volta terminata la lettura di questo libro, vi sentirete completamente soddisfatti di tutti i dettagli che vi sono stati dati.

Una storia da leggere, da gustare a pieno anche nei momenti di disgusto, una storia in cui nulla è lasciato al caso e niente è inserito senza che abbia un ruolo preciso e determinato nella vicenda. Una storia che, vi assicuro, anche se avete visto il film, non vi rovinerà la lettura del romanzo.

Sicuramente cercherò di leggere gli altri due libri al più presto, anche se ho in programma altre letture perché sono troppo curiosa e la distanza dalla visione dei film è stata una cosa buona da fare :-)
Fatemi sapere se avete letto il libro o avete visto il film, se avete già completato la lettura della trilogia e se, avete poi continuato anche con il quarto libro. Devo dire che il quarto volume ce l'ho in e-book ma ho troppa paura che la serie principale venga rovinata, quindi pure quello non so quando e se mai lo leggerò. 
Fatemi sapere cosa ne pensate insomma :-) Io Vi ringrazio per essere passati dalle mie parti e vi invito, come sempre a lasciare un segno del vostro passaggio se vi va :-)
Adesso vi saluto VI AUGURO DI PASSARE DELLE BELLISSIME SERATE DI FESTA, vi mando un grande abbraccio e come sempre vi auguro di fare delle bellissime letture :-) A presto Viaggialettori!!!

2 commenti:

  1. Ciao:) Io ho letto la trilogia anni fa (come te dopo i film,però)e mi era piaciuta! Il secondo è stato il mio preferito, ma la scena in tribunale alla fine del terzo è la mia preferita in assoluto, talvolta me la rileggo ancora! L'unico mio dispiacere è che Larsson sia morto prima di completare la saga, sebbene la trilogia sia abbastanza conclusiva di per sè (e per fortuna!). I film, però, li ho amati moltissimo (il primo in particolare), Lisbeth in particolare. Mikael mi è piaciuto di più nel film che nel libroxD
    Buone feste anche a te!!

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    1. I film mi sono piaciuti tantissimo, in effetti, già nel primo libro anche a me è Mikael è piaciuto più nel film, ma devo proseguire per vedere se sarò ancora di questa opinione :-)
      In realtà una continuazione c'è della trilogia, però, è stata scritta da un altro che dicono essere stato un amico di Larsson, io ho l'ebook ma non so se lo leggerò, ho troppa ansia di rimanere delusa, ma anche qui non so!!!

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