26 marzo 2018

BIG OR small.. QUESTA VOLTA COSA HO LETTO???

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Buon inizio settimana amici, per il blog, questa, sarà l'ultima recensione del mese e sono già carica per le letture che affronterò nel mese di Aprile. Come al solito vorrei leggere un sacco di libri, ma non so quanti riuscirò effettivamente a portarne a termine. La speranza ovviamente c'è sempre :-)

Il libro di cui vi parlo oggi è un romanzo che ho comprato una paio di anni fa, credo, al mercatino dell'usato, vorrei tornarci ma poi quando arriva il suo giorno me ne accorgo sempre quando è ormai passato, sono un disastro.
Torniamo  a noi, ho letto questo libro per la MADE IN ITALY BOOKS CHALLENGE  del  2018 ed ero molto curiosa di farlo. Mi ha soddisfatto? Ve lo dirò nel post, BUONA LETTURA!!!



"AGOSTINO" di ALBERTO MORAVIA






TRAMA: Agostino è al mare con sua madre, una donna bellissima, affascinante piena di ammiratori  e vedova. Un giorno la donna si allontana in pattino con un uomo e Agostino decide di allontanarsi dal loro ombrellone imbattendosi in un gruppo di ragazzini che lo introducono  nell'età adolescenziale e nei turbamenti che questa comporta.


Titolo: Agostino
Autore: Alberto Moravia
Casa Editrice: Bompiani
Anno: 2014
Pag: 182
Prezzo: 12,00 euro




VALUTAZIONE:




Nella mia partecipazione alle sfide di lettura, mi sono resa conto che una cosa molto positiva è dover andare a spulciare tra gli scaffali della libreria in cui tengo tutti i libri da leggere e scoprire di aver fatto degli acquisti che neanche ricordavo più. Ovviamente la parte positiva è anche il ritorno dell'interesse per quelle letture e il fatto di non comprare dei doppioni... Scherzo.. La parte positiva è il fatto di leggere dei libri che al momento non si pensava di leggere e approcciarsi, a volte, anche a dei generi o degli autori che non sentiamo molto vicini a noi.

Di Alberto Moravia lessi tanti anni fa Gli Indifferenti, mi ricordo qualcosa della storia e non mi aveva lasciato un ricordo pienamente soddisfacente. Purtroppo anche in questo caso la lettura non mi ha soddisfatto a pieno.
Leggere Agostino è stata una impresa emotivamente titanica, per l'esile mole del volume. Ho trovato il protagonista molto irritante, per non parlare della madre eccessivamente appiccicosa ed egoista, per certi versi, come pure il gruppo di ragazzini con cui ha a che fare Agostino, tutti uno più detestabile dell'altro.

La storia di Agostino è quella di un ragazzino di tredici anni che, dalla campana di vetro in cui ha vissuto, si ritrova a fare i conti con le cose della sua età reale.
Un brusco risveglio che avviene per un incontro casuale e, a mio avviso, salvifico per certi aspetti, con una banda di ragazzini più svegli e scafati di lui.

Un romanzo di formazione, sicuramente, ma anche una storia in cui si ritrova una delle tematiche presenti nelle opere di Moravia ovvero la critica nei confronti della borghesia che 
in Agostino si concretizza nel mettere in evidenza la differenza tra le classi. Agostino ha una villa con servitori e camerieri, i ragazzini sono figli dei bagnini, di operai, di persone del popolo, passatemi il termine. 
La sua incredulità davanti alle cose più naturali, di Agostino dico, rende palese questa differenza con chi ha vissuto per strada. Il dover rubare della frutta per mangiare dei ragazzini, cozza con la presenza dei camerieri in casa di Agostino, come pure la facilità di recuperare i soldi per una determinata scena che non posso dirvi, va a scontrarsi con il raggiro che gli viene fatto da uno di quegli stessi ragazzini proprio per recuperare soldi.

Ma la differenza tra i ragazzi non è solamente legata alla classe sociale di appartenenza, Agostino, nel suo incontro con il gruppo, si ritrova a dover affrontare una realtà di cui non si era ancora accorto: la madre, essendo una donna ancora giovane e attraente, sceglie di stare con il suo amante lasciando Agostino da solo. Un tradimento che Agostino comincia a vedere in malo modo e questo apre una serie di riflessioni accelerate dalla maggiore scaltrezza dei ragazzi. Prima fra tutti il tema del sesso, di cui Agostino non sapeva nulla prima che i ragazzini gli rendessero nota una visione della madre differente dalla sua, quella cioè di una donna piacente che suscita sogni proibiti.

Comincia così, per Agostino, una sorta di risveglio di coscienza, fatta di turbamenti, di riflessioni, di scontri con se stesso e con la realtà nella quale ha sempre vissuto fino a quel momento. Su tutto la voglia di sperimentare, di conoscere di guardare il mondo con uno sguardo nuovo, più "adulto".

Per quanto riguarda il mio pensiero su questa lettura, non posso dire che mi sia piaciuta, ho trovato che lo stile dell'autore sia molto leggero, veloce, direi essenziale e scarno di descrizioni e di emozioni, tutto sembra essere raccontato con il piglio di un giornalista che vede gli eventi dall'esterno. Uno stile troppo freddo che, per come vedo io la lettura, avrebbe necessitato di una lunghezza maggiore per permettere ad un lettore come me di empatizzare maggiormente con i protagonisti.
A questa cosa associo sicuramente l'antipatia che ho provato per il gruppo di ragazzini, Berto soprattutto, ma anche dello stesso Agostino, troppo remissivo, che accetta qualunque cosa gli venga fatta senza reagire minimamente, e quando ci prova, in quelle rare volte, basta una sola mezza parola di qualcuno del gruppo per farlo subito ritirare.
La cosa che mi ha urtato di più è stato il suo continuo voler stare per forza con quel gruppo, una sorta di vittima volontaria di un bullismo gratuito e a me queste cose  non piacciono.

Insomma la storia di Agostino, purtroppo non mi ha attirato affatto, una storia che non mi ha dato un senso di completezza, di soddisfazione, non so come spiegarvelo. Una storia che non mi ha convinto, ma credo sia pure lo stile dell'autore che non mi ha facilitato la cosa.

Voi avete letto questo romanzo? Vi è piaciuto? Avete letto altro di Moravia? Lo conoscete come scrittore?
Vi mando un grande abbraccio e vi ringrazio per le visite che fate sul mio blog... A presto!

2 commenti:

  1. Ciao! I romanzi di Moravia sono ormai a tutti gli effetti dei classici, ma ammetto che praticamente non li conosco :-(

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    1. Questa per me è stata la seconda lettura, ma devo ammettere che non mi fa impazzire di curiosità come autore.

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