26 maggio 2017

RECENSIONE "IL MONDO DI BELLE" di KATHLEEN GRISSOM

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? Io sono sommersa di cose da fare e non ho voglia di farne neanche una!
Quella di oggi è una lettura di cui non avrei mai saputo nulla se non fosse stato per LA RUOTA DELLE LETTURE per cui ho letto questo libro colmando l'obiettivo di LEGGERE UN LIBRO CHE PARLI DI CUCINA.
Una lettura molto bella, violenta e drammatica, ma ne vale la pena. Vi dico tutto nel post!!!



TRAMA: Lavinia è salpata dall'Irlanda con la sua famiglia, una lunga traversata difficile. Accolta sulla nave di un commerciante americano dopo la morte dei suoi genitori, James Pyke. Pyke è anche proprietario di una grande villa colonica nella quale la bambina viene condotta per lavorare nelle cucine quale ricompensa mai ricevuta dai genitori di Lavinia. La bambina viene subito accolta da Belle e dalla sua famiglia, schiavi nella casa di Pyke, che la trattano fin da subito come un membro della loro famiglia. Ed è con loro che cresce ignara delle conseguenze che il destino ha in serbo per lei.

Titolo: Il mondo di Belle
Autore: Kathleen Grissom
Casa Editrice: Neri Pozza
Anno: 2015
Pag: 413
Prezzo: 9,90 euro



VALUTAZIONE:


Quando lessi RADICI di Alex Haley, tanti anni fa, pensavo che si trattasse di uno dei libri più belli riguardanti lo schiavismo, con Il mondo di Belle, posso dire di averne trovato un altro. Si tratta di libri che ti lasciano con la sensazione di aver ricevuto un pugno allo stomaco per la violenza che ne viene descritta e soprattutto per il fatto di avere la consapevolezza che quelle cose sono state veramente fatte a persone che hanno avuto come colpa quella di avere un colore di pelle diverso dal nostro. 

La storia di questo romanzo ci viene raccontata attraverso due diversi punti di vista, quello della schiava Belle, e quello di Lavinia, una sorta di figura jolly che non si sa da che parte sistemare, diciamo così. E' a Lavinia che viene affidata la narrazione più dettagliata e dalle sue stesse parole veniamo a conoscenza della storia di Belle e dei membri della sua famiglia.
Lavinia viene accolta subito con grande affetto e amore da Belle e da Mamma Mae, due figure fondamentali per la sua crescita. Da loro conosciamo la considerazione di oggetti che uomini e donne rivestivano per la maggior parte di coloro che ne erano proprietari. 
Se inizialmente ci troviamo a leggere la storia di James, padrone giusto e buono nei confronti dei suoi schiavi, non si può dire altrettanto di Marshall, figlio di James e Martha e nuovo padrone di Tall Oaks e dei suoi schiavi.
Con Marshall si cade nel terrore, nella violenza, nel dolore continuo e nella tensione che porta tutti ad agire come automi, anche in relazione a compiti che hanno sempre svolto.
La figura di Marshall è lì per provocare nel lettore quel senso di rabbia e impotenza che ti avvicina a Belle, a Beatty, a Mamma Mae, Ben, Papà George e agli altri.
Lavinia, come ho detto, è una sorta di personaggio jolly, a metà tra serva e padrona (non starò qui a spiegarvi il perché di questa affermazione, ovviamente), a metà tra difensore e accusatore. Una figura che non mi ha convinto del tutto e che non so ben inquadrare nella storia. Non mi è piaciuto il suo lavarsi le mani di tutto quello che succedeva alla sua "famiglia", per un certo punto della storia, e questo me l'ha resa antipatica, purtroppo.
Ho apprezzato molto di più la saggezza di Mamma Mae e Papà George, gli unici ad avere un po' di sale in zucca in questo mondo di pazzi e immaturi.


Una storia che mi è piaciuta moltissimo per il modo in cui racconta le atrocità del periodo e la condizione in cui la schiavitù viene raccontata. E' un romanzo realistico proprio per la presenza di questi elementi. Al lettore non vengono risparmiate scene di violenza e maltrattamenti che gettano nello sconforto, non solo i protagonisti.
Una storia che ha ben pochi eventi gioiosi al suo interno, e quando ci sono coinvolgono sempre coloro che vivono nella condizione peggiore.
Un romanzo storico e d'amore, sebbene la violenza faccia da padrona. L'amore è quello per la propria famiglia, che si è pronti a tutto per difenderla. E' amore nei confronti della giustizia, sebbene solo pochi siano i fortunati che riescono a goderne. Insomma una storia che vi farà arrabbiare, piangere, ridere e sperare che le cose possano andare per il meglio.
Una storia che vi consiglio per conoscere un altro lato oscuro della storia dell'uomo.

Fatemi sapere se avete letto il libro, se vi è piaciuto e cosa ne avete pensato.
Io vi mando un grande abbraccio, ci rileggiamo presto amici, buone letture!!!

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