31 maggio 2017

WWW... RECAP DEL MESE... #3

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? Le scuole stanno per finire, per gli universitari inizia la sessione estiva e per chi lavora comincia ad arrivare il sentore di ferie e relax... o almeno lo spero per voi!!!
Anche per questo mese, MAGGIO 2017, nonostante la scarsa voglia di leggere mi abbia accompagnato per un bel pezzo, sono comunque riuscita a fare un bel po' di letture e a concluderne alcune di quelle che nel mese di Aprile avevo abbandonato.
Ma inizio subito con il post e le risposte alle solite tre domande. Vi ricordo che in questo contesto non vedrete le letture che ho stabilito come TBR del mese, ma solamente quelle extra che sono riuscita a fare e che rientrano nelle sfide o nelle mie letture libere, diciamo così. Bene, io vi lascio al post e vi auguro di fare una buona lettura!!!



Cosa stai leggendo?





La prima lettura che vedete qui sopra FANNIE FLAGG, PANE COSE E CAPPUCCINO DAL FORNAI DI ELMWOOD SPRINGS è uno di quei libri che stanno stazionando sul comodino da un po' di tempo, non tantissimo, ma diciamo un paio di settimane. Non mi sta prendendo molto e il fatto che mi sia bloccata ad una settantina di pagine non aiuta. Però, io la metto come lettura corrente, visto che ogni tanto ci provo ad avvicinarmici.
La seconda lettura TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI di DIEGO DE SILVA devo cominciarla ma la metto qui lo stesso perché se non sarà oggi è domani, ecco.
Di De Silva ho sentito parlare bene, quindi mi auguro che non mi faccia fare la fine della Flagg di cui ho sentito lo stesso parere... Mah! 


Cosa hai finito di leggere?


Il primo libro che sono riuscita a completare nel mese di Maggio è HANIA. IL CAVALIERE DI LUCE di SILVANA DE MARI. Di questa scrittrice ho letto solamente il prequel di questa storia anche se so essere molto conosciuta per un libro che ha per protagonisti degli elfi, credo si intitoli L'ultimo elfo o qualcosa del genere, che vorrei anche recuperare. Ma parliamo di Hania. La recensione è già uscita, quindi vi basterà cliccare sul titolo per leggere cosa ne ho pensato in modo più ampio. Qui posso dirvi che la storia è quella di una fuga che Hania e sua madre fanno per cercare di salvare non solo la vita di Hania (un po' strega e un po' demone), ma anche quella dell'intera umanità dalle perfide trame del Signore Oscuro. Una storia che mi è piaciuta anche se ho trovato poco piacevole seguire il modo in cui Hania tratta sua madre. Haxen è una ragazza di cui si delinea il carattere e che ci mostra una grande forza d'animo nell'affrontare la sua particolare situazione. Sicuramente continuerò la trilogia di cui potete trovare già il secondo volume in libreria.





Seconda lettura del mese che ho fatto velocissimamente, tra l'altro, è stata IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI di JULES VERNE. Secondo volume che leggo di questo autore che ho adorato fin da subito. 
Con questo romanzo partiamo alla volta dell'India delle sue foreste pericolose, del Giappone con i suoi viali pieni di alberi di ciliegio in fiore, delle lande desolate, del deserto e del villaggio del Mormoni in America per poi tornare a Londra, nella terra del nostro protagonista Phileas Fogg che, affiancato da Passepartout, riuscirà a superare ostacoli di ogni tipo pur di portare a termine il suo viaggio. 
Un libro ironico, divertente e pieno d'avventura che vi farà dispiacere portare a termine.
Ovviamente anche questo è consigliatissimo e potrete leggerne la recensione cliccando sul titolo, nel caso in cui ve la foste persa! 





Nell'ambito delle sfide di lettura che sto facendo, dopo secoli dalla sua pubblicazione, ho letto il primo volume della saga dedicata al personaggio di Percy Jackson, ovvero PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO. IL LADRO DI FULMINI di RICK RIORDAN. Un libro leggero, ironico e piacevole che mi ha tenuto compagnia per qualche giorno facendomi immergere completamente nel mondo della mitologia greca con il sorriso sulle labbra. 
Gli dei non sono miti o creature inventate ma vivono tra noi e questo porta Percy Jackson a scontrarsi con loro, con la loro frivolezza, la loro voglia di vendetta e di rivalsa. Una storia che ha le sue pecche, indubbiamente, ma che può essere letta per quello che è, una storia per ragazzi che ha lo scopo di insegnare loro l'affascinante mondo della mitologia classica. Ovviamente se poi andiamo a sottoporlo ad un lettore adulto o comunque attento alla forma è chiaro che ci sono delle incoerenze o delle illogicità. Nel complesso mi è piaciuta!







La terza lettura del mese è la Graphic Novel di cui vi ho parlato lunedì. Si tratta di TAGLIA E CUCI di MARJANE SATRAPI autrice iraniana che ha inserito in questa storia elementi legati proprio alla sua famiglia. Un libro che definirei dall'ironia amara. E' indubbiamente una storia che ci fa sorridere in più punti e che, allo stesso tempo, ci permette di conoscere tradizioni, anche assurde per il nostro modo di vedere, che non sono così note. La storia è quella di una riunione tra amiche che durante la suzione del samovar spettegolano sulle loro storie personali e non solo. 









Dopo la Graphic Novel ho letto FIORI PER ALGERNON di DANIEL KEYES che ho utilizzato per le sfide di lettura che sto facendo. 
Un libro che mi è piaciuto moltissimo, inizialmente ho faticato non poco a portarlo avanti, diciamo per le prime 50 pagine, poi è stata tutta una frenesia per la curiosità di sapere come la storia sarebbe andata avanti.
Un romanzo che fa riflettere molto sulla visione che si ha degli altri, in relazione alla malattia e al differente livello culturale. Allo stesso tempo è una critica nei confronti di chi di vanta di conoscere tanto del suo campo e in realtà non è così. Un romanzo che mette in discussione molto di quello che siamo.
Consigliatissimo!









Lettura fatta per necessità e che si è rivelata essere molto bella è LA STAGIONE DELLE TEMPESTE di ANDRZEJ SAPKOWSKI. Una storia che ci parla di avventura e di viaggi attraverso boschi e villaggi dal sapore fantasy. Il libro fa parte delle saga dedicata a Geralt di Rivia, strigo alla ricerca di nuovi incarichi da portare a termine. 
Una storia che mi è piaciuta e non me lo aspettavo, sicuramente cercherò di recuperare a breve tutti gli altri libri della serie, per ora siamo a sette più questo, e soprattutto di farlo a breve. Anche questa lettura CONSIGLIATA!




Dal fantasy sono passata poi ad un romanzo storico dedicato alle vicende di una casa colonica americana in cui lavora Belle con la sua famiglia. IL MONDO DI BELLE di KATHLEEN GRISSOM è una storia molto dura da sopportare, violenta, che non lascia spazio alla ripresa tra una tragedia e l'altra, ma è proprio questo che la rende molto bella e coinvolgente. Uno squarcio nel mondo della storia dell'uomo e della violenza perpetrata ai danni di chi ha la sola colpa di avere un colore di pelle differente. Una lettura bella da fare ma consapevoli che non sarà una passeggiata, ecco!



Questo libro è stato davvero una prova di coraggio per portarlo avanti! UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI di PAULLINA SIMONS è davvero una delle peggiori letture che io abbia mai fatto, di una noia mortale, e composto di una quantità di pagine inutili e completamente prive di logica all'interno del libro. Insomma non lo leggete e dedicatevi ad altre letture, ecco! Di questo libro avrete una recensione al vetriolo il 01 Giugno, già in programma!




Ultima lettura del mese, completata proprio ieri sera, è IL SENSO DEL DOLORE di MAURIZIO DE GIOVANI. Autore della fortunata serie dedicata ai BASTARDI DI PIZZOFALCONE. In questo caso, però, mi sono avvicinata alla sua produzione meno nota, quella dedicata alla figura del commissario Ricciardi. Personaggio ombroso, sensibile, burbero e sempre in bilico tra la vita e un profondo senso del dolore proveniente dall' al di là. Una lettura che, fortunatamente, mi ha fatto chiudere il mese in bellezza!



Cosa leggerai leggerai in seguito?





Vi mostro qui sopra quella che sarà la prima lettura che inizierò interamente a Giugno, e sto parlando di NEIL GAIMAN e del suo IL FIGLIO DEL CIMITERO. Di Gaiman ho letto solamente Coraline e sono curiosa di sapere cosa ci racconterà in questo romanzo.


Bene amici, queste sono state tutte le numerose letture che ho affrontato nel mese di Maggio, non mi ero resa conto di aver letto così tanto fino a quando non ho dovuto fare questo post. Come sempre troverete le recensioni dei libri citati cliccando sul titolo e verrete trasportati sul post della singola recensione. Per le ultime letture fatte, dovrete aspettare qualche giorno e verranno pubblicate, quindi rimanete collegati sul blog ;-)

Fatemi sapere se avete letto qualcosa di questi titoli, se condividiamo qualcuno dei pensieri che ho scritto nei vari post. Fatemi sapere quali sono i vostri progetti di lettura visto che caldo ed estate stanno arrivando. Come sempre, se vi va, lasciate un segno del vostro passaggio.
Io vi saluto, vi mando un grande abbraccio e al prossimo mese con il Recap!!!

30 maggio 2017

RECENSIONE "LA STAGIONE DELLE TEMPESTE" di ANDRZEJ SAPKOWSKI

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Sapete quando vi trovate a comprare tutti i libri di un autore perché sapete che piacciono ad una persona a voi cara e nel mentre pensate "Ma che roba sarà mai? Non lo leggerò neanche morta!"?? BENE LE ULTIME PAROLE FAMOSE. Il libro di cui vi parlo oggi è stato scritto da uno degli autori preferiti del mio fratellonzio e l'ho letto per una delle sfide di lettura. Il guaio è che adesso sono curiosa di sapere cosa succede e in tutto sono stati scritti sette libri di cui questo è l'ultimo in ordine di uscita, e NON HO TEMPO DI DEDICARMI A GERALT DI RIVIA, devo assolutamente trovare un rimedio a questa cosa!!!
Insomma, avete capito che mi è piaciuto si?! Se così non fosse leggete il post :-)



TRAMA: Geralt di Rivia è uno strigo alla continua ricerca di incarichi da portare a termine. Il suo compito? Scovare mostri, creature malvagie, demoni e tutto ciò che mette in pericolo la vita delle persone. Durante uno dei suoi viaggi Geralt viene incastrato da una potente maga, Lytta Neyd o Corallo, che lo fa imprigionare e poi rilasciare, il tutto per indurlo a collaborare con lei. Nel periodo di detenzione, però, Geralt subisce il furto delle sue preziose spade di strigo, riuscirà a trovarle? E cosa vorrà da lui una delle più potenti streghe di Skellige?

Titolo: La stagione delle tempeste
Autore: Andrzej Sapkowski
Casa Editrice: Nord
Anno: 2016
Pag: 484
Prezzo: 19,90 euro




VALUTAZIONE:



Ultima pubblicazione, per ora, di una serie di libri dedicati alla figura di Geralt di Rivia, da cui la serie prende nome, e che io ho letto per colmare un punto della THE HUNTING WORD CHALLENGE per la parola STAGIONE

La storia in sé è stata un po' strana da seguire, questo è sicuramente un mio errore, non avendo letto nulla dei volumi precedenti. In questo caso, infatti, ci troviamo in un momento centrale dello svolgimento della storia, e questo mi ha fatto perdere molte cose che, ovviamente l'autore ha dato per scontato.Un romanzo lungo, sono 484 pagine, ma allo stesso tempo molto veloce da leggere perché la curiosità che mette nel lettore è tanta.

Ci troviamo in un mondo creato un po' come se fosse un medioevo alternativo, un po' legato ai villaggi tra i boschi che mi hanno ricordato il fantasy classico dal quale derivano anche alcune delle creature che incontriamo nel corso della lettura, maghi, streghe, troll, nani, giganti. Accanto a questi ci sono, poi, dei mostri creati dall'autore cui va il plauso non solo di una fervida immaginazione in questo senso, ma anche di una conoscenza approfondita di moltissimi argomenti che nella lettura è molto presente. 
Ci troveremo a leggere descrizioni dettagliate di una vegetazione boschiva fatta delle piante più rare, oppure la perfetta descrizione di armi più o meno articolate, vestiario sia di popolazioni ricche che popolani, e poi pozioni, animali fantastici creati in laboratorio e piatti prelibati che il nostro protagonista mangia durante il peregrinare.
Insomma l'uso di un lessico molto ricco che va a riempire la velocità di lettura dei dialoghi e delle parti narrative.

L'autore ci fa conoscere un personaggio scorbutico, poco incline ai rapporto sociali, agli intrighi e alle trame politiche e familiari. Ma non disdegnoso di rapporti con le donne, per i quali non mostra alcuna ritrosia. Geralt di Rivia è uno strigo, un cacciatore di mostri e creature magiche, ma è anche una sorta di stregone che con filtri e pozioni riesce a migliorare le sue qualità e le sue capacità fisiche. Ma lo strigo è anche un viaggiatore, e come tale anche il lettore si troverà a leggere un libro nel quale gli eventi sono poco collegati tra loro.

La struttura del romanzo, almeno per come l'ho concepita io, è basato sulla presenza di una sorta di cornice dedicata al ritrovamento delle spade che sono state rubate a Geralt e poi all'interno della cornice ci sono tanti piccoli avvenimenti nei quali Geralt e Ranuncolo (un bardo) si trovano coinvolti.Il tradimento in varie forme è il filo rosso che collega tutte le microstorie tra loro, quello di mago nei confronti della sua congrega, quello dei figli nei confronti del padre. 

Purtroppo non posso dare un parere su tutta la saga e sicuramente molti elementi non posso considerarli dato che nella storia l'autore ha dato per scontato molte cose, alcune situazioni e personaggi vengono accennati o solo nominati senza approfondire, ma come ripeto, questo è un mio problema.
Per quanto riguarda questo volume in particolare e per quella che è stata la mia esperienza di lettura, posso sicuramente dire che leggerò l'intera saga, visto che i volumi sono tutti qui a casa, e che mano a mano che li leggerò avrò più chiare tutte le lacune che ho acquisito con questo volume.
Con questo voglio, però, anche dire che la storia si legge bene anche senza non aver letto i precedenti, come se fosse una sorta di spin-off, diciamo, sebbene credo che sia l'inizio di una nuova serie di avventure di Geralt di Rivia.
Un libro che consiglio se amate il fantasy classico, se vi piacciono i viaggi che attraversano villaggi e boschi impenetrabili e l'incontro di personaggi alquanto bizzarri di cui conoscerete nomi e caratteristiche.

Insomma una bella lettura che mi ha coinvolto e che mi ha dato la spinta giusta per prendere in mano anche gli altri volumi della serie che spero di leggere quanto prima, più che altro per evitare che la mia mente di concentri su altro e dimentichi tutto :-/

Bene Viaggialettori, fatemi sapere se avete letto questo libro, se avete intenzione di farlo, se conoscevate o meno Geralt di Rivia e, se sì, cosa ne avete pensato.Io vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!

29 maggio 2017

CASSETTA DELLA POSTA ...#15

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Il mese di Aprile ce lo siamo ormai lasciato alle spalle e tra qualche giorno sarà lo stesso destino del mese di Maggio, ma io sono qui per raccontarvi cosa ho combinato con gli acquisti. Un mese RICCO di entrate anche se sono stata brava nel farle, complice il fatto che, essendo il mese del mio compleanno ho voluto farmi qualche regalo. Non è un caso che io sia riuscita a non comprare nulla per circa un mese e poi, in dieci giorni, abbia recuperato ogni cosa.
Ma vado con calma e vi racconto come sono andate le cose, continuate a leggere ;-)

Non so come mai io abbia sentito il bisogno di allontanarmi da casa e da tutto quello che riguarda la mia vita, ma complici anche i molti giorni di festa che la fine del mese comportava, ho deciso di partire per una decina di giorni approfittando sia del mio compleanno che di alcune cose che avrei dovuto fare.
Insomma gli acquisti sono stati fatti tutti a distanza di poco tempo e perfino nei giorni di festa, perché sì, il 25 Aprile ho trovato una Mondadori aperta e mi ci sono fiondata, come se a casa non avessi altri mille mila libri da leggere






Approfittando degli sconti del 25% che l'Adelphi ha fatto fino alla metà di Maggio, mi sono trovata davanti due libri che avevo il lista da circa due anni. Il primo è un classico, MOBY DICK di HERMAN MELVILLE. Devo dire che l'ho acquistato sull'onda di curiosità che Heart of the Sea (il film) mi ha messo quando lo hanno passato in tv. Oltre al fatto che è un po' di tempo che mi è venuta l'idea di leggerlo, credo che sarà da centellinare come lettura, ma appena lo avrò fatto lo saprete sicuramente :-)
Così come ZIA MAME di PATRICK DENNIS. Un romanzo che sembra faccia morire dal ridere e che mi ha incuriosito tantissimo soprattutto per l'eccentricità della protagonista, avendo letto qualche stralcio della narrazione qua e là nelle librerie.


Le foto che vedrete in seguito riguardano acquisti che ho fatto al mercato settimanale del posto in cui sono stata. Ovviamente volevo prendere qualcosa di più, visti i prezzi, ma mi sono contenuta e ho scelto quelli che mi incuriosivano di più.




EMBASSYTOWN di CHINA MIE'VILLE è un libro che avevo puntato quando uscì nel 2016 e che avevo scovato in libreria ma non avevo preso per via del prezzo. Costa intorno ai 17 euro se non sbaglio,io l'ho pagato 3, potevo lasciarlo lì?




Altro libro comprato perché presente in lista da eoni è MUIRWOOD. I MISERABILI di JEFF WHEELER. Se con Miéville ci troviamo in una città futuristica, qui ci troviamo in un mondo ispirato al fantasy medievale e sono davvero curiosa di sapere come sarà questa storia. Come vedete dalla fascetta si parla maghi e arti magiche, non ho ben capito se si tratti di una trilogia o sia un libro auto conclusivo, staremo a vedere appena lo leggerò.




Autore di cui non so nulla ma che vorrei iniziare a conoscere è PHILIP K. DICK di cui ho comprato LO STRAVAGANTE MONDO DI MR. FERGESSON. In realtà possiedo già L'UOMO DAI DENTI TUTTI UGUALI che ho comprato in un mercatino l'anno scorso, se non sbaglio, e ancora non l'ho letto, ma trovando questo a 3 euro ho voluto provare.


Stessa cosa per DA QUI VEDO LA LUNA di MAUD LETHIELLEUX. Forse sbaglierò ma a me sembra che ci sia stato un periodo in cui questa copertina girava su internet, o forse era un altro libro??!!. Comunque l'ho preso non sapendo di cosa parla, costava un euro ed era come nuovo quindi l'ho buttato nel mucchio.




Ultimo acquisto fatto al mercato è GLASS MAGICIAN di CHARLIE N. HOLMBERG che ho trovato ad 1 solo euro e avendo l'idea di leggere la trilogia ho pensato che potesse essere cosa buona prenderlo così da risparmiare notevolmente sugli altri volumi.



Un paio di giorni prima della partenza sono rientrata in libreria e ho trovato, nuovamente, la bellissima iniziativa della Feltrinelli dei 2 libri a 9,90 euro e così ho preso i primi due di una serie di acquisti che poi vi mostrerò nella prossima cassetta della posta.
Il primo è della mia amata ALESSIA GAZZOLA e sto parlando di NON è LA FINE DEL MONDO. Questo libro non fa parte della serie de L'allieva, ma spero che sia comunque altrettanto bello.
L'altro è di una autrice che ho scoperto l'anno scorso e di cui sto recuperando tutto piano piano. Sto parlando di CHIARA GAMBERALE con il suo ADESSO. Libro che avevo visto già al momento dell'uscita e, sempre per il costo proibitivo ho aspettato tempi migliori, ed eccolo qui!

Ultima fotografia che vi faccio vedere non riguarda un acquisto, ma un recupero permanente dalla libreria di mia cugina che ogni tanto si libera di qualcosa e io me la prendo.



LE CENERI DI ANGELA di FRANK McCOURT in questa versione vintage dei super pocket che so essere un pugno allo stomaco. Un libro difficile e triste che dovrebbe raccontare episodi della vita dello stesso autore. Insomma anche qui curiosità a gogo...


Bene Viaggialettori, questi sono tutti i danni che ho fatto nel mese di aprile e, come vi ho già anticipato, ne ho fatti anche a Maggio, Feltrinelli ammaliatrice, ma ve li farò vedere a tempo debito. Ancora una volta per discolparmi posso dire che ho letto abbastanza e che sto riuscendo a non vanificare totalmente i miei sforzi di smaltimento, nonostante gli acquisti siano ingenti numericamente.
Fatemi sapere se avete letto qualcuno di questi romanzi, se avete qualche informazione utile a riguardo, senza farmi spoiler ovviamente, e se avete da consigliare qualche titolo da leggere prima rispetto ad un altro.
Io vi saluto, vi mando un grande abbraccio e ci rileggiamo presto amici lettori :-)

26 maggio 2017

RECENSIONE "IL MONDO DI BELLE" di KATHLEEN GRISSOM

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? Io sono sommersa di cose da fare e non ho voglia di farne neanche una!
Quella di oggi è una lettura di cui non avrei mai saputo nulla se non fosse stato per LA RUOTA DELLE LETTURE per cui ho letto questo libro colmando l'obiettivo di LEGGERE UN LIBRO CHE PARLI DI CUCINA.
Una lettura molto bella, violenta e drammatica, ma ne vale la pena. Vi dico tutto nel post!!!



TRAMA: Lavinia è salpata dall'Irlanda con la sua famiglia, una lunga traversata difficile. Accolta sulla nave di un commerciante americano dopo la morte dei suoi genitori, James Pyke. Pyke è anche proprietario di una grande villa colonica nella quale la bambina viene condotta per lavorare nelle cucine quale ricompensa mai ricevuta dai genitori di Lavinia. La bambina viene subito accolta da Belle e dalla sua famiglia, schiavi nella casa di Pyke, che la trattano fin da subito come un membro della loro famiglia. Ed è con loro che cresce ignara delle conseguenze che il destino ha in serbo per lei.

Titolo: Il mondo di Belle
Autore: Kathleen Grissom
Casa Editrice: Neri Pozza
Anno: 2015
Pag: 413
Prezzo: 9,90 euro



VALUTAZIONE:


Quando lessi RADICI di Alex Haley, tanti anni fa, pensavo che si trattasse di uno dei libri più belli riguardanti lo schiavismo, con Il mondo di Belle, posso dire di averne trovato un altro. Si tratta di libri che ti lasciano con la sensazione di aver ricevuto un pugno allo stomaco per la violenza che ne viene descritta e soprattutto per il fatto di avere la consapevolezza che quelle cose sono state veramente fatte a persone che hanno avuto come colpa quella di avere un colore di pelle diverso dal nostro. 

La storia di questo romanzo ci viene raccontata attraverso due diversi punti di vista, quello della schiava Belle, e quello di Lavinia, una sorta di figura jolly che non si sa da che parte sistemare, diciamo così. E' a Lavinia che viene affidata la narrazione più dettagliata e dalle sue stesse parole veniamo a conoscenza della storia di Belle e dei membri della sua famiglia.
Lavinia viene accolta subito con grande affetto e amore da Belle e da Mamma Mae, due figure fondamentali per la sua crescita. Da loro conosciamo la considerazione di oggetti che uomini e donne rivestivano per la maggior parte di coloro che ne erano proprietari. 
Se inizialmente ci troviamo a leggere la storia di James, padrone giusto e buono nei confronti dei suoi schiavi, non si può dire altrettanto di Marshall, figlio di James e Martha e nuovo padrone di Tall Oaks e dei suoi schiavi.
Con Marshall si cade nel terrore, nella violenza, nel dolore continuo e nella tensione che porta tutti ad agire come automi, anche in relazione a compiti che hanno sempre svolto.
La figura di Marshall è lì per provocare nel lettore quel senso di rabbia e impotenza che ti avvicina a Belle, a Beatty, a Mamma Mae, Ben, Papà George e agli altri.
Lavinia, come ho detto, è una sorta di personaggio jolly, a metà tra serva e padrona (non starò qui a spiegarvi il perché di questa affermazione, ovviamente), a metà tra difensore e accusatore. Una figura che non mi ha convinto del tutto e che non so ben inquadrare nella storia. Non mi è piaciuto il suo lavarsi le mani di tutto quello che succedeva alla sua "famiglia", per un certo punto della storia, e questo me l'ha resa antipatica, purtroppo.
Ho apprezzato molto di più la saggezza di Mamma Mae e Papà George, gli unici ad avere un po' di sale in zucca in questo mondo di pazzi e immaturi.


Una storia che mi è piaciuta moltissimo per il modo in cui racconta le atrocità del periodo e la condizione in cui la schiavitù viene raccontata. E' un romanzo realistico proprio per la presenza di questi elementi. Al lettore non vengono risparmiate scene di violenza e maltrattamenti che gettano nello sconforto, non solo i protagonisti.
Una storia che ha ben pochi eventi gioiosi al suo interno, e quando ci sono coinvolgono sempre coloro che vivono nella condizione peggiore.
Un romanzo storico e d'amore, sebbene la violenza faccia da padrona. L'amore è quello per la propria famiglia, che si è pronti a tutto per difenderla. E' amore nei confronti della giustizia, sebbene solo pochi siano i fortunati che riescono a goderne. Insomma una storia che vi farà arrabbiare, piangere, ridere e sperare che le cose possano andare per il meglio.
Una storia che vi consiglio per conoscere un altro lato oscuro della storia dell'uomo.

Fatemi sapere se avete letto il libro, se vi è piaciuto e cosa ne avete pensato.
Io vi mando un grande abbraccio, ci rileggiamo presto amici, buone letture!!!

25 maggio 2017

RECENSIONE "FIORI PER ALGERNON" di DANIEL KEYES

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Quella di oggi è la recensione di un libro che ho letto per curiosità e che mi ha lasciato veramente di stucco. L'autore è conosciuto per "UNA STANZA PIENA DI GENTE" che, pur possedendo, ho preferito mettere da parte perché letto e recensito troppo sul web, per adesso. Insomma, vi racconto un po' come è stato leggere questo romanzo e cosa ne ho pensato. Come sempre vi auguro di fare una buona lettura!!!



TRAMA: Charlie Gordon ha 32 anni, lavora in una panetteria ed è il candidato ideale per la partecipazione ad un esperimento che avrebbe garantito l'accrescimento del quoziente intellettivo a persone come lui, ritardate. 
Prima di Charlie solo un topolino, Algernon, era stato sottoposto a questo esperimento con risultati soddisfacenti. Ma fino a che punto un esperimento si può ritenere riuscito?

Titolo: Fiori per Algernon
Autore: Daniel Keyes
Casa Editrice: Tea
Anno: 2016
Pag: 314
Prezzo: 11,00




VALUTAZIONE:



Come molte delle letture che vi sto presentando in questo periodo, anche questa è stata fatta per delle sfide di lettura che sto portando avanti, la THE HUNTING WORD CHALLENGE per la quale sono riuscita a spuntare la parola LABIRINTO. E la RUOTA DELLE LETTURE per la quale ho dovuto leggere un LIBRO CON LA COPERTINA PREVALENTEMENTE BLU. 

Come vi ho detto sopra, ho letto FIORI PER ALGERNON per pura curiosità, tendo sempre a recuperare qualcosa di meno noto di un autore che riscuote un grande successo con un determinato libro, un po' per capire se possa fare al caso mio, un po' perché non mi piace leggere cose che sono super chiacchierate perché uscite da poco o perché vanno di moda. 
Fiori per Algernon è un libro agghiacciante, sconvolgente, ansiogeno, e che ti fa sentire davvero ignorante. La storia di Charlie permette all'autore di raccontare una realtà che si vive quotidianamente dandola per scontato. La differenza culturale, la discriminazione, l'idea di essere superiori a chi ne sa meno di noi, l'idea di sapere tutto di un argomento e invece se ne sa meno di niente, sono solo un elenco delle tematiche che Keyes affronta all'interno di questo romanzo. 

Algernon e Charlie non sono solamente i protagonisti di questo romanzo, ma anche i protagonisti di un esperimento scientifico con il quale si è tentato di ampliare il quoziente intellettivo di un topo prima, Algernon, e di un uomo affetto da ritardo mentale poi, Charlie.

"Io non so cose la sienza ma tutti continnuano a dirlo cuindi forse è cualcosa che taiuta a avere fortuna."

Nel momento in cui il suo quoziente intellettivo aumenta, Charlie si ritrova a dover fare i conti con una realtà completamente diversa da quella che si sarebbe aspettato di trovare. Il suo sperare in un miglioramento lo ha portato ad affrontare molte delusioni, quelli che pensava fossero suoi amici non lo sono più perché lui non è più la vittima di scherzi, prese in giro e denigrazioni. Charlie non le accetta più e si rende conto di quanto denigratorio e frustrante sia un comportamento del genere nei confronti di chi ha questa patologia.
Charlie si ritrova, così, a vivere e a conoscere i due lati della medaglia, l'amicizia non è tale se dimostri più intelligenza di chi hai attorno, il dialogo diventa difficile quando dimostri una conoscenza eccessiva che diventa anche superiorità e boria. E' quindi la conoscenza a diventare oggetto di un racconto nel quale essa stessa ne è il filo conduttore in negativo.   

 " " Ma che cosa vi ho fatto?" "Che cosa ci hai fatto? Lo hai sentito. Joe? Te lo dico che cosa ci hai fatto, caro il mio signor Gordon. Ti sei fatto avanti con le tue idee e i tuoi suggerimenti e hai fatto passare tutti noi per un branco di idioti. Ma stammi bene a sentire: per me tu sei ancora un deficiente. Forse io non capisco alcune di quelle parolone o i nomi dei libri, ma valgo quanto te... e anche di più.""

Dal punto di vista strutturale il romanzo si snoda attraverso i rapporti, giornalieri prima e più radi poi, di Charlie per rendere conto delle sue capacità. Inizialmente, infatti, vi troverete ad affrontare una lettura complicata e sgrammaticata che si modifica gradualmente sotto i vostri occhi con l'uso di un linguaggio forbito e colto, frutto degli studi di cui Charlie si "alimenta". La conoscenza per Charlie diventa un modo di rispondere a tutto quello che ha subito e di cui prende consapevolezza solo nel momento del progresso attraverso ricordi sopiti o mai considerati dalla sua mente ritardata.

Un romanzo dal gusto amaro, triste, che ci mette davanti ad una realtà difficile da digerire e da accettare. Mentre leggevo la storia di Charlie sono stati tanti i momenti in cui avrei voluto confortarlo e sostenerlo ed altri in cui avrei voluto gridargli di rimanere umano, di rimanere legato a quella umanità che, secondo lui, gli era stata sottratta trasformandolo in cavia di laboratorio, al pari di Algernon. Un romanzo difficile che mi è piaciuto per la sua schiettezza e forse anche perché sono questi lavori che ci fanno pensare a quale sia il nostro reale comportamento nei confronti degli altri. Una lettura molto coinvolgente nel suo registrare il cambiamento di Charlie e della sua sete di vita e affetti, sebbene in alcuni punti la sensibilità del vecchio Charlie venga reclamata a gran voce dai personaggi di contorno, tra i quali mi sono ritrovata anche io.

Insomma una lettura che mi è piaciuta tantissimo, una scrittura che proprio per la sua varietà finisce per coinvolgerti e vedere fin dove l'esperimento possa arrivare, perché si, sebbene la lingua usata da Charlie sia sgrammaticata e vi porterà noia e sconforto inizialmente per la difficoltà di seguirne il filo logico, poi non potrete fare altro che seguire la sua storia e pensarci quando non la state leggendo.
Se vi piacciono questo tipo di letture fantascientifiche, se volete vedere una velata satira nei confronti del mondo che ci circonda, allora questa è una lettura che può fare per voi. 
Ma fa per voi anche se siete curiosi di conoscere cosa la mente umana sia in grado di progettare, insomma una lettura bella, coinvolgente ed emotivamente accattivante, ecco!

Fatemi sapere se avete letto questo libro e cosa ne avete pensato. Avete letto altro di questo autore? Fatemi sapere che mi ha incuriosito tantissimo.
Per il momento vi saluto, vi mando un abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!

24 maggio 2017

RECENSIONE "IL GIORNO PRIMA DELLA FELICITA' " di ERRI DE LUCA

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Oggi vi propongo la recensione di uno dei libri che ho comprato quando sono stata via per la fine di Aprile, su consiglio della Cugina, e che è stato scritto da uno di quegli autori che mi hanno sempre incuriosito ma non ho mai affrontato. Vediamo cosa ne ho pensato di questa lettura, vi auguro una buona lettura!!!


TRAMA: Don Gaetano è un tuttofare che lavora nella portineria di un palazzo molto popolato di Napoli. Nello stanzino dorme un ragazzo, nominato Smilzo, orfano di madre e abbandonato dal padre. Smilzo non conosce i suoi genitori e fa di Don Gaetano il suo mentore, amico, padre. Un romanzo breve e di formazione che ci porta a conoscere la Napoli del dopoguerra e la sua voglia di riscatto. Allo stesso tempo è la storia di un ragazzo che diventa uomo anche se non è la natura a decidere il momento, ma la città.


Titolo: Il giorno prima della felicità
Autore: Erri De Luca
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2015
Pag: 133
Prezzo: 7,50 euro



VALUTAZIONE:


Una premessa doverosa prima di parlarvi di cosa ne ho pensato di questo libro è che l'ho letto per colmare un punto per due diverse sfide di lettura la MADE IN ITALY BOOKS CHALLENGE che mi chiedeva di leggere un LIBRO AMBIENTATO IN ITALIA. La seconda sfida per cui ho letto questo libro è la LPS2017 SFIDA DI LETTURA che chiedeva di leggere un LIBRO CHE TI E' STATO CONSIGLIATO

Primo libro che leggo di questo autore che non so ben definire se mi sia piaciuto oppure no, diciamo che si tratta di un ibrido, ecco, sicuramente mi ci vorrà un'altra lettura per capirlo!
De Luca ci racconta due storie di crescita improvvisa legate a due eventi che sconvolgono la vita dei nostri due protagonisti.
Don Gaetano racconta di una Napoli in subbuglio per la guerra che ancora lasciava i suoi relitti e le sue conseguenze. Ci racconta di come il popolo in rivolta, nel 1943, in cinque giornate riesce a spazzare via dalla città i tedeschi e la loro violenza. Si, lo fanno con la violenza, ma sono spinti dalla passione e dall'amore per una città martoriata e ferita, così come le persone che la abitano.
Smilzo, a mio avviso è una riproduzione in piccolo della vita di Don Gaetano, si rende protagonista di una storia di conquista e di difesa dell'onore. 
Negli anni del dopoguerra la città si vede ricoperta da un velo di sporcizia morale che non rende giustizia alla sua bellezza. Smilzo cresce nella portineria in cui lavora Don Gaetano, ascoltando le sue storie di guerra e di vita, dividendosi con lui una vedova e i suoi desideri sessuali, e ricevendo, proprio da lui, un coltello, IL coltello, con il quale avrebbe difeso il suo onore e la sua libertà. 
Non sono convinta che i protagonisti di questo libro siano i due personaggi, ma sono più propensa a considerare Napoli la vera protagonista, di lei si raccontano gioie e dolori, perdite, ferite e risate.

"E' bella di notte la città. C'è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. Le persone si perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l'assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. E' una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile."

Quello che esce fuori da questo libro è l'amore viscerale per una città che sa di non essere perfetta e allo stesso tempo non ha paura di mettersi in mostra. Un libro che mette in evidenza il fatto che, nonostante tutti i suoi sforzi rivoluzionari, nella città c'è un marcio che ne diventa il marchio e allo stesso tempo non ne guasta la straordinaria bellezza. E questi due punti contrastanti vengono rappresentati da questi due personaggi, Don Gaetano e Smilzo, protagonisti di due eventi importanti per la loro vita, sicuramente, ma anche della storia di Napoli, il bello (la rivoluzione) e il brutto (la vendetta e il sangue).

"Quello che ti butti a fare in quelle ore è un poco tuo, il resto è di quel corpo che si chiama popolo. Sono le persone intorno che fanno come te e tu che fai come loro. Un momento stai davanti a tutti, poi altri ti superano, qualcuno cade morto e gli altri continuano in nome suo quello che è iniziato. E' una cosa che somiglia a una musica. Ognuno suona uno strumento e quello che ne viene fuori non è la somma dei suonatori ma è la musica, una corrente che si muove a onde, scortica il mare, è una fame che ti fa vedere il pane buttato a terra, e tu lo lasci a un altro, una madre che passa un passo al figlio, la commozione che fa salire agli occhi il sangue e non le lacrime. Non te la so spiegare, la rivolta."

Una lettura intensa, seppur breve, nella quale il personaggio di Don Gaetano, che ho preferito, interpreta il ruolo del ricordo malinconico, di ideali forti che spingono a determinate azioni, di saggezza e di coraggio. Un personaggio che ben rappresenta lo stile di questo autore che ha unito all'italiano la veracità di Napoli attraverso i siparietti con La Capa che vi strapperanno sicuramente delle risate. Un romanzo di contrasti che vengono rappresentati in modo "rozzo" e delicato allo stesso tempo.
Insomma una bella lettura da fare anche se forse è troppo breve per apprezzarla subito, cosa che non è necessaria, ovviamente.

Fatemi sapere cosa ne pensate, se avete letto De Luca e, se sì, quale altro suo libro mi consigliate di leggere. Spero che la recensione vi sia piaciuta :-) Vi mando un abbraccio e vi auguro di fare bei viaggi tra le pagine dei vostri libri!!!

23 maggio 2017

GRAPHIC NOVEL "TAGLIA E CUCI" di MARJANE SATRAPI

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Come state amici? Penultima settimana di Maggio e l'estate è ormai alle porte, avete già fatto programmi per i tre mesi che arriveranno prima di ricominciare le solite routine?? Io prenderò tutto con calma e relax, per quanto questo possa essere possibile.
Torno, anche questo mese, con l'appuntamento legato alla lettura delle Graphic Novel. 
Una storia particolare e sorprendente, quella che vi racconterò oggi, BUONA LETTURA!!!






TRAMA: Marjane ci mostra un tipico pomeriggio tra donne fatto di chiacchiere, samovar, pettegolezzi e confessioni. Una lettura divertente, sboccata, sfacciata e malinconica allo stesso tempo.


Titolo: Taglia e cuci
Autore: Marjane Satrapi
Casa Editrice: Rizzoli Lizard
Anno: 2014 (Ristampa)
Pag: 140
Prezzo: 13,00 euro






VALUTAZIONE:



La scelta della Graphic Novel di questo mese è stata dettata dalla curiosità che mi è venuta dopo aver visto un video di una Yuotuber che seguo. Ha parlato benissimo di questa autrice e di questa opera sebbene Persepolis, la sua opera più famosa, sia insuperabile, secondo lei. Così mi sono messa a spulciare su internet e, dato il prezzo impossibile di Persepolis, ho optato per questo volume, considerando in seguito la possibilità di acquistare anche altro.

Taglia e cuci non ha una storia molto intricata, il lettore viene, infatti, introdotto nel salotto di una donna anziana che, dopo un pranzo con le sue amiche le invita a prendere un samovar, creando, così, una sorta di ginepraio con il quale ci regala uno spaccato dell'intimità delle donne iraniane.
Ebbene si, si parla proprio di intimità in questo libro, e lo si fa utilizzando ironia, sfacciataggine, sboccatezza, e a volte malinconia e tristezza.







Il racconto di questo pomeriggio viene fatto direttamente da Marjane che diventa lei stessa personaggio del fumetto nel quale si mettono a confronto esperienze di vita differenti più o meno positive, più o meno divertenti, più o meno tristi.
Ne emerge un quadro nel quale alcune cose possono essere percepite tramite le informazioni che si sentono in tv o tramite libri e giornali, ma allo stesso tempo ci si trova davanti un mondo molto aperto di queste donne che parlano liberamente della loro sessualità, dei loro rapporti presenti o passati, del loro ruolo nella coppia e nella famiglia.





Mi ha colpito molto proprio la libertà, quasi priva di pudore, che alcune di queste donne hanno, tante donne e tanti pensieri e atteggiamenti.
Ci sono quelle che vogliono rimanere legate alle tradizioni pur non accettandole affatto, quelle che non conoscono altro mondo al di fuori di quello che la loro famiglia ha imposto loro. Ci sono donne più scafate, o navigate o libere o... insomma avete capito, che sono riuscite, in un certo senso, ad aprirsi a nuove vedute sociali. Proprio queste diverse vedute comportano un diverso modo di affrontare determinati argomenti.


Gli argomenti toccati sono i più svariati: la prima notte di nozze, il tradimento, il rapporto sessuale visto solo come dovere coniugale, i matrimoni d'amore e quelli combinati che sono molto frequenti nella cultura iraniana.
Ma si parla anche di cose più "leggere" come la chirurgia estetica per essere più appetibile agli occhi del marito evitando di essere tradite, di quale ruolo assumere nel matrimonio se moglie o amante, di rimedi per nascondere l'assenza di verginità. 
Insomma, il titolo dell'opera, TAGLIA E CUCI non è stato messo lì a caso ha il suo perché e preannuncia sapientemente quello di cui si andrà a parlare nel volume.






Per quanto mi riguarda posso dire che ho apprezzato moltissimo la storia, ho apprezzato i disegni, molto particolari, l'utilizzo del bianco e nero e di questi tratti marcati dei volti. Ogni personaggio ha la sua particolare fisionomia e questo permette al lettore di individuarle facilmente, anche perché solamente di alcune di queste donne conosciamo il nome.
Mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice abbia voluto fare un elogio alle donne attraverso un pomeriggio di chiacchiere in libertà nel quale il lettore viene invitato ad osservare in silenzio, quasi come se fosse lì seduto accanto a loro ad ascoltare. 
Ho apprezzato il fatto che molti argomenti, anche quelli più seri, vengano trattati in maniera leggera, attenzione non superficiale, leggera, spensierata, anche per rendere, a chi li ha, meno pesante il doverli risolvere.
Un libro che se da una parte ci mostra il lato più frivolo e privo di freni inibitori di queste donne, allo stesso tempo ci mostra una realtà, per certi versi, è triste e malinconica. Il dover sottostare al volere della famiglia per contrarre il matrimonio e poi vedere negata la possibilità di una scelta felice (anche se poi "il matrimonio è come una roulette") rende al lettore un senso di inquietudine e solidarietà. 
Allo stesso modo i sogni infranti di voler trovare maggiore libertà in Europa, abbassano un po' il livello di ironia del libro.


Sicuramente la figura dell'uomo non esce nel migliore dei modi, ma ricordiamoci che assistiamo all'incontro di donne che spettegolano ed è ovvio che si finisce per esaltare i difetti e gli errori del marito, del compagno o di uomini che non necessariamente sono presenze fisse nella loro vita.

Insomma, Taglia e cuci è una lettura che vi lascerà un ricordo piacevole e divertito, vi allieterà con la sfrontatezza dei discorsi affrontati e la scoperta di un atteggiamento che non ci si aspetta e non perché si tratta di donne che hanno una etnia diversa, ma proprio perché l'idea generale, è che le donne non siano così aperte nel parlare della loro vita privata o comunque di aspetti del genere, o almeno questo è quello che credevo io fino a qualche giorno fa.
Una lettura che vi consiglio sicuramente perché è divertente, sorprendente, pungente, insomma una lettura da fare per liberare la mente e allo stesso tempo riflettere senza doversi necessariamente intristire.

Fatemi sapere se avete letto questa Graphic Novel, se vi è piaciuta o avete letto altro dell'autrice. Io credo che comprerò anche POLLO ALLE PRUGNE così vedo se ho la conferma che si tratti di una autrice nelle mie corde e poter comprare Persepolis appena potrò. Fatemi sapere se avete qualche Graphic Novel da consigliarmi così provvederò a leggerle e parlarvene al più presto.
Nel frattempo vi saluto e vi mando un grande abbraccio! 
Buon viaggio tra le pagine dei vostri libri!!!