04 febbraio 2017

RECENSIONE "L'ALLIEVA" di ALESSIA GAZZOLA

SALVE  A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Come state amici? Come passerete questo week end?

Oggi vi lascio una nuova recensione che userò per la sfida di lettura di Laura&Laura LA RUOTA DELLE LETTURE... Mi sto riducendo ora a fare la recensione, a due giorni dal prossimo giro di ruota, quindi ai prossimi due obiettivi, e devo dire la verità... Non mi sono proprio accorta che sono già passati 15 giorni dall'ultimo giro... Questo mi porta a dire che ho praticamente saltato un obiettivo per questa volta e che dovrò recuperare in seguito... Ma vediamo intanto come è andata questa lettura!!! 




TRAMA: Alice è una specializzanda in medicina legale un po' goffa e distratta ma con la certezza che questo è ciò che vuole fare nella vita. Non la pensano così i suoi superiori che non le nascondono il loro disappunto e le loro titubanza.
Nonostante questo, Alice porta avanti il suo lavoro e tra le varie incombenze ci sono i sopralluoghi, come quello che deve fare in un lussuoso appartamento romano nel quale il cadavere da analizzare è quello di una ragazza da lei conosciuta poco prima della sua morte.



Titolo: L'allieva

Autore: Alessia Gazzola
Casa Editrice: Longanesi
Anno: 2013 (Ristampa)
Pag: 376
Prezzo: 5,00 euro





VALUTAZIONE:



Dopo la partenza un po' titubante di Gennaio devo dire che Febbraio è cominciato con una bella lettura divertente al punto giusto e mai banale o scontata...
Primo libro di una serie di 6, per il momento, L'allieva di Alessia Gazzola ci ha deliziato nel periodo natalizio con una mini serie di sei puntate nelle quali siamo venuti a conoscenza di personaggi reali, simpatici, accoglienti, umani, e sentimentalmente molto complicati.
La serie tv è stata realizzata sulla base dei primi tre romanzi della serie quindi L'ALLIEVA, UN SEGRETO NON E' PER SEMPRE e SINDROME DAL CUORE IN SOSPESO, mentre io oggi voglio parlarvi solamente del primo dei tre.
Per tutti coloro che hanno visto la serie tv e poi leggono il libro è decisamente impossibile non affibbiare ai vari Alice, Arthur, Claudio, Lara, Ambra, La Wally, il Supremo e tutti gli altri personaggi, i volti degli attori, ma, per quanto mi riguarda, non è una cosa che mi disturba anzi :-)
Per quanto riguarda, invece, il romanzo, ci sono alcune cose diverse rispetto alla serie tv, anche cose totalmente diverse, ma sicuramente l'esigenza televisiva ha portato a modificare qualcosa... Ma adesso mi dedico al romanzo.

La storia che ci racconta la Gazzola riguarda un giovane medico legale che cerca di farsi la sua strada nel campo attraverso il superamento di difficoltà esterne e situazioni tragicomiche che è lei stessa a creare in istituto. Per questo motivo non è ben vista dai suoi professori, i quali, comunque, ne apprezzano i tentativi di recuperare qualche posizione nei loro riguardi.
Alice Allevi è una ragazza come tante se ne trovano in giro, studia qualcosa che la appassiona "io non faccio il medico legale, io SONO un medico legale", è lei stessa a dirlo, ha delle amiche che la sostengono quando ha bisogno, al lavoro ha rapporti un po' variegati con i suoi colleghi. 
Uscita dal lavoro è una ragazza che vive lontano da casa, anche se non molto lontano (è di Sacrofano, vicino Roma), vive con una ragazza giapponese, Yukino, che sono ad immaginarla vi fa venire da ridere, e ha una storia complicata con un giornalista.
Adesso non starò qui a dirvi più di tanto sulla trama, sebbene credo siano poche le persone che non hanno visto la serie tv quello che, però, devo dirvi è che nel romanzo, è vero che seguiamo la vita di Alice, ma la seguiamo anche dal punto di vista professionale, quindi accanto alle sue avventure e sventure in Istituto, seguiamo anche dei casi che lei, come medico legale, appunto, deve seguire.
In questo primo libro le indagini riguardano l'uccisione di Giulia Valenti, una ragazza appartenente alla borghesia romana ritrovata morta nel suo letto. Cosa che non ha alcun particolare rilevante in sé... Ma se ci mettete il fatto che Alice è entrata in contatto con la morta poche ore prima della sua dipartita, allora la cosa si fa più articolata.
Adesso veramente lascio stare la trama e vi racconto un po' quello che penso di questo primo volume...

"Con i miei tacchi vertiginosi gli arrivo alle spalle e ho un passo malfermo. Indosso un abito di seta di un bel verde cupo, un po' appariscente e dalla scollatura piuttosto azzardata, che ho comprato perché somiglia a quello di Keira Knightley in Espiazione.  Mi porge la mano e mi sorride. Lui è bello come un principe e io mi sento come Cenerentola al ballo.  Appena entrati nell'appartamento - ci apre una ragazza che Arthur saluta affettuosamente - un maledetto tappeto tende un agguato ai miei tacchi a stiletto e prendo uno scivolone che mi fa finire spiaccicata a quattro di bastoni sul pavimento.  "Oddio!" esclama la ragazza che ha appena aperto." 

Il personaggio di Alice Allevi deve essere analizzato, secondo me, da due diversi punti di vista, perché in effetti sono due le situazioni in cui la conosciamo. 
Dal punto di vista privato, Alice è una ragazza come tante, studia, ha una vita sociale e una relazione complicata con un uomo che, fondamentalmente, vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca. Dico così perché Arthur Malcomess, giornalista di viaggi, fascinoso, intrigante e gentiluomo (quando vuole lui) cattura la nostra protagonista con il suo savoir a faire, ma quando poi si tratta di capire se si possa creare o meno una relazione la cosa si complica. 
Dall'altra abbiamo Alice Medico Legale, ha delle scadenze da rispettare, degli obblighi lavorativi, delle competenze da acquisire, una posizione da raggiungere agli occhi dei suoi professori e di Claudio Conforti, croce e delizia del suo lavoro, ed infine cercare di sopravvivere alla giungla di belve feroci che la attorniano nell'istituto, i suoi colleghi, tutti lì a lottare per i suoi stessi obiettivi.
Insomma, non è che si tratti di una vita tanto facile, ecco, ma è proprio la visione di una vita complicata da tutte problematiche che riguardano la quotidianità a dare a questo libro, al personaggio di Alice, una marcia in più.
La normalità di questa ragazza che mostra le sue debolezze, le sue incertezze sul lavoro e fuori, che si arrabbia se le cose non vanno nel modo giusto, che ha paura di perdere il lavoro anche se dipende da lei, è l'elemento che più di tutti invoglia a volerne sapere di più di lei.
In realtà la normalità non è una caratteristica data solo ad Alice, tutti i personaggi sono stati costruiti in questo modo, e l'intera storia conduce il lettore a trascorrere con Alice e i suoi colleghi una giornata di lavoro normale che ti coinvolge e ti tiene incollato alle pagine.

Con L'allieva, Alessia Gazzola, è riuscita a realizzare una serie molto divertente, spensierata, realistica che si tinge di giallo e di rosa ma sempre in maniera naturale e senza cadere nell'eccesso dei due generi, per quanto siano molto diversi l'uno dall'altro.
Un personaggio ironico che rispecchia molte ragazze di oggi anche nel suo essere imbranata con i ragazzi o con dei capi che ti mettono soggezione. Allo stesso tempo è una ragazza determinata a voler portare avanti i suoi obiettivi, anche se a volte ci sono delle piccole cadute di stile, diciamo così!
Per quanto riguarda l'aspetto giallo del romanzo, l'autrice è riuscita a costruire una storia più complicata di quanto sembra, in cui ogni particolare, anche il più insignificante, se lasciato da parte o non considerato affatto, può deviare dalla risoluzione. E' bello anche seguire le varie indagini attraverso la ricostruzione in laboratorio di Alice e degli altri loro colleghi.

E' necessario, forse, dire che ci sono degli elementi stereotipati come la capa "cattiva", la collega bellissima che si scontra con una bellezza più naturale, il bello di turno che tutte vorrebbero avere, insomma ci sono degli elementi presenti solitamente nel genere romantico ma sono ben mescolati alla parte investigativa diventando così funzionali alla prosecuzione della storia.

Per quanto mi riguarda trovo che la Gazzola sia riuscita, attraverso il personaggio di Alice, a scrivere una storia fresca, giovane, che unisce l'inesperienza alla professionalità dei vari personaggi che sembrano incastrarsi tra di loro come se fossero delle tessere di un puzzle. Non troverete mai, nel libro, un momento in cui un personaggio è esaltato al massimo rispetto agli altri, ma un giusto equilibrio tra tutti, protagonisti e personaggi secondari che, nonostante non abbiano il ruolo principale, finiscono comunque con l'essere ben caratterizzati.
La storia è bella e accattivante, i personaggi sono tutti indimenticabili, chi per un motivo, chi per un altro, ed è sicuramente una lettura per chi vuole leggere qualcosa di non troppo impegnativo ma mai banale o stupido.

Magari sono di parte perché ho adorato la serie tv, però, fidatevi, è veramente una lettura che merita di essere fatta, non è pretenziosa, non è noiosa, si legge velocemente anche se sono dei romanzi che si aggirano sulle  400 pagine, ma non fatevi spaventare.

Allora amici lettori, spero di avervi convinti a leggere le avventure dell'imbranatissima Alice perché vi accorgerete che leggendo la sua vita, dentro e fuori l'Istituto di Medicina Legale, riuscirete a farvi tantissime risate oltre a vedere riflesse nelle pagine delle situazioni che potrebbero capitare a chiunque di noi.
Fatemi sapere se lo avete letto, se avete visto la serie tv e ovviamente se vi è piaciuta oppure no :-)
Io vi saluto, vi mando un abbraccio e vi auguro di fare belle letture in questo week end di pioggia... Ci rileggiamo lunedì!!!

4 commenti:

  1. Questa serie mi piace tantissimo ^^ Ha la giusta dose di mistero senza andare troppo nell'"angoscioso". Il personaggio di Alice è davvero ben delineato e riesca a far scappare un sorriso pagina dopo pagina :)

    Non ho visto la serie tv, ma sono davvero curiosa di sapere se potrebbe piacermi come i libri!

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    1. Con la serie tv hanno fatto davvero un gran bel lavoro, te la consiglio, è una serie spensierata e divertente. I personaggi sono rappresentati bene dagli attori e ho sentito che ne faranno anche il seguito. Il libro è uno spasso :-)

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  2. Ciao:)
    Ho iniziato questa serie anni fa e, dopo un primo molto carino e un secondo bellissimo, ho trovato un progressivo calare che, dopo il quarto e, a mio parere, dimenticabilissimo titolo della serie (Una lunga estate crudele), mi ha spinta a mollare il colpo. Peccato, avevo adorato quel mix di detective story, chick-lit, romanzo di formazione. E poi, be', ero perdutamente innamorata di Arthur, proprio come la mia omonima (il mio vero nome, infatti, è Alice)*-*
    Seguirò con piacere i tuoi sviluppi con la lettura delle avventure di Alice Allevi:)

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    1. Ciao Alice.. A questo punto;-) Mi dispiace che non ti sia piaciuta, certo non è una di quelle letture che ti impegnano ma è comunque piacevole da fare, ovviamente i gusti non si discutono mai:-) Entro l'anno finirò di leggere gli altri perché ho sentito che dovrebbe uscire il nuovo proprio nel 2017. A me piace, è una lettura da periodo di tristezza, ti ruba qualche risata e ti tiene compagnia, ecco cosa mi piace :-)

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