18 marzo 2016

RECENSIONE mini: "1Q84. PARTE 3. OTTOBRE-DICEMBRE" di Murakami Haruki

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Il week- end si avvicina finalmente... Avete intenzione di iniziare qualche nuova lettura entusiasmante? Ci saranno nuovi acquisti? O avete incontrato uno di quei libri che alla fine vi chiedete cosa avrebbe voluto dirci l'autore e vi è passata la voglia di leggere?? 
La mia mini recensione di oggi appartiene, in un certo senso , a quest'ultima categoria, purtroppo :-( 
Ho chiamato, quella di oggi, una mini recensione per vari motivi. Il primo motivo è perché si tratta del libro conclusivo di una serie composta da tre parti, quindi non posso parlare della storia nel particolare altrimenti vi anticiperei tutto; l'altro motivo è perché non ci sono molte cose da dire, purtroppo è stata una grande delusione...ma ve ne parlo meglio nel post, quindi buona lettura a tutti voi !!!


TRAMA: Aomame e Tengo vivono, da sei mesi, in una realtà che non è la loro, costantemente alla ricerca l'uno dell'altro. Solo l'amore che provano permette loro di superare le difficoltà che quella realtà gli sottopone costantemente. Braccati dal Sakigake e da Ushikawa, un investigatore privato, i due continuano a vivere nel pericolo, non solo di questi persecutori, ma anche sotto la costante presenza di due lune, che rappresentano un punto fermo di questa realtà surreale nella quale si trovano. La ricerca costante e l'attesa di ritrovarsi sono le due costanti nel capitolo conclusivo dedicato al mondo dell'anno 1Q84 di Murakami Haruki.

Titolo: 1Q84. Parte 3. Ottobre-Dicembre


Autore: Murakami Haruki
Casa Editrice: Einaudi
Anno: 2015 (Ristampa)
Pag: 408
Prezzo: 13.00 euro


VALUTAZIONE:


Ebbene si! Vedete bene quale è stato il mio giudizio sulla terza parte di questa storia da me osannata per le prime due parti ma che di questa potrei anche evitare di spendere parole.
La prima cosa che ho pensato dopo aver finito di leggere questo romanzo è stata: "E QUINDI??"... Un romanzo che definirlo deludente è poco, anche avendogli date due farfalline il mio intento era darne una alla storia e una alla scrittura che, comunque, nonostante tutto, merita, secondo il mio personale punto di vista.
Ho pensato più volte in questi giorni a come avrei dovuto parlarvi di questo libro senza anticipare o creare un ammasso di parole che non hanno senso se non quello dello sproloquio.. ebbene... non ci sono molto riuscita. Per questo motivo il post sarà una riproduzione, più o meno fedele dello sproloquio nato spontaneamente in me dopo la fine della lettura,cercando comunque, o meglio sperando, di dare ordine ai miei pensieri, ma non so...Ecco io vi ho avvertiti... ora comincio...
La novità di questa terza parte è la presenza di un nuovo punto di vista, quello del signor Ushikawa. Se non lo ricordate, è il tizio che si presenta da Tengo cercando di convincerlo a prendere un'onerosa borsa di studio da parte di un fantomatico Istituto il cui scopo è finanziare progetti interessanti di giovani che non hanno capacità economiche adeguate per farlo. L'interesse reale di Ushikawa, si scopre essere la vita di Tengo per scovare, in realtà, quella di Aomame.Fin qui diciamo che ci si può stare...
La storia è quindi raccontata attraverso l'alternarsi dei tre punti di vista, Aomame Tengo e Ushikawa, di cui quest'ultimo, a volte, serve per legare insieme gli eventi che riguardano gli altri due permettendo, così, il procedere della storia
La cosa che invece non mi è piaciuta per niente di questo romanzo, che teoricamente  avrebbe dovuto dare spiegazioni su tutte le cose strane, e ce ne sono parecchie, che succedono nei primi due romanzi, è che di tutte quelle cose non si parla mai!!!
I personaggi che nelle prime due parti erano importanti per lo svolgimento narrativo legato alle vite di Aomame e Tengo spariscono, o fanno brevi apparizioni, i Little people rimangono solo un ricordo lontano in quanto non vengono neanche nominati nel testo se non due o forse tre volte in 400 pagine. 
Ma poi questi Little People chi sono?? L'interrogativo rimane tale perché l'autore ha preferito scrivere pagine e pagine sulla routine di Aomame, rinchiusa in un appartamento da cui si affaccia a vedere le lune, oppure quella di Ushikawa che rimane per giornate intere a fotografare persone che entrano ed escono da un palazzo.
L'unico che vive ignaro, o quasi, di tutto il pericolo che c'è nell'1Q84, è Tengo che fa anche lui una vita ripetitiva e monotona sebbene si sposti in altre zone del Giappone da quelle abituali nella vicenda.
I momenti di azione in questo terzo libro sono veramente pochissimi, e quei pochi  descritti sono svolti tutti nell'arco di due o tre pagine al massimo.
L'autore continua a dare molto spazio ai pensieri e al flusso di coscienza dei personaggi ma, a differenza dei primi due libri, in questa terza parte non hanno granché su cui riflettere data la loro inattività. Purtroppo non posso spiegare meglio o fare degli esempi perché altrimenti rovinerei la lettura di chi, nonostante la mia recensione, vuole dare una possibilità al romanzo.
Purtroppo, in questo terza parte, non ho ritrovato quasi nulla delle cose belle che mi avevano convinto delle parti precedenti, mi aspettavo uno scioglimento lento dei nodi e degli interrogativi che, però, sono stati banalizzati al massimo dall'autore, secondo me. Il lettore è spinto ad attendere con ansia il momento dell'incontro tra Aomame e Tengo e tutto si risolve in una mezza pagina, per non parlare delle frasi che si rivolgono sti' due quando si vedono dopo vent'anni...(Scusate l'abbandono al dialetto ma quanno ce vo ce vo!!!) 
Penso seriamente che il libro è stato scritto tanto per portare avanti la serie che, magari, avendo avuto molto successo con le prime due parti, avrebbe garantito all'autore un maggiore successo. Sicuramente chi ha letto le prime due parti avrà letto e comprato anche la terza, perché, vi ripeto, le premesse ci stavano tutte, ma a lettura ultimata non so quanti siano rimasti contenti di cosa c'è scritto, o meglio non scritto.
Sicuramente lo stile dello scrittore mi piace, ma non ho trovato la sapiente capacità di far entrare gradualmente il lettore nel mistero. 
In questo romanzo tutto è dato per scontato, tutto è ovvio e questo, secondo me, ha banalizzato tutto. Un libro che sicuramente poteva essere evitato viste le pochissime cose interessanti che contiene e sicuramente potevano essere inserite nei primi due volumi.
Sono consapevole del fatto che i libri non possono essere sempre corrispondenti al nostro gusto o alle nostre aspettative, ma fare proprio una discesa rapida verso il nulla quando le premesse erano così accattivanti è proprio una delusione...

Bene Viaggialettori... questa volta la recensione non è stata positiva ma i libri possono anche non piacere... spero solo di trovare qualche altra lettura interessante.. se avete suggerimenti sono qui ad ascoltarli con piacere.. Nel frattempo vi auguro un Buon Week-end... Alla prossima!!!







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